Gli interventi per isolare termicamente un appartamento, sia che vengano eseguiti da professionisti specializzati sia che vi affidiate al fai da te, sono differenti anche in base all’età dell’edificio e alle modalità con le quali questo è stato costruito.
Isolare pareti, soffitti e pavimenti
Si può intervenire per isolare le pareti sia dall’esterno che dall’interno o, ancora, andando ad agire nelle intercapedini. Gli interventi esterni, detti anche a cappotto, consistono nella sistemazione di pannelli isolanti sui muri al di fuori dell’edificio che poi sono ricoperti da uno strato di intonaco o malta per fissarli.
Internamente all’appartamento, invece, è possibile posizionare ugualmente dei pannelli sulle mura, ma termosifoni, prese di corrente e altre cose attaccate alle pareti dovranno essere rimosse e poi riposizionate; si tratta, quindi, di un lavoro impegnativo che è riservato solitamente agli edifici che per motivi storico-artistici non possono essere modificati esternamente per non alterarne il valore architettonico.
Gli interventi nelle intercapedini, alla fine, sono possibili solo se esse esistono, cioè se è già previsto uno spazio vuoto tra i muri interno ed esterno, allora questo può essere riempito con materiali sia liquidi che aderiranno perfettamente allo spazio fino a solidificare sia posizionandovi direttamente dei pannelli rigidi.
Oltre all’isolamento delle pareti, bisogna isolare termicamente anche il tetto, perché è una delle zone della casa che disperde maggior calore, basti pensare che il calore tende per sua natura a salire verso l’alto.
Ma non solo. Anche d’estate il tetto ha un ruolo importante: se non è termicamente isolato si surriscalda sotto il sole emanando calore verso l’interno dell’abitazione che dovrà consumare più energia per il condizionamento.
Per i tetti costituiti da lastrici solari o terrazzi, nello strato al di sotto della pavimentazione devono essere opportunamente posizionate delle pellicole isolanti. Anche se esiste un sottotetto non abitabile è opportuno inserire degli strati isolanti sotto il pavimento. Se, invece, si ha una mansarda, il materiale isolante va applicato alle pareti inclinate.
Terza zona da isolare sono i pavimenti. Questo è vero se al di sotto dell’abitazione non c’è uno spazio che necessita di essere riscaldato come, ad esempio, garage o porticati.
Infine, oltre all’applicazione dei materiali isolanti, anche un controllo sull’efficienza degli impianti di riscaldamento o di condizionamento è utile e consigliabile.
Accorgimenti fai da te
Oltre agli interventi di isolamento termico che prevedono l’installazione di appositi pannelli isolanti da affidare a professionisti esperti del settore, ognuno di noi può iniziare a limitare la dispersione di calore e, quindi, lo spreco di energia, attraverso piccoli, semplici ma efficaci accorgimenti.
Per quanto riguarda gli infissi, sostituire le finestre a vetro singolo con quelle dotate di doppio vetro: oltre all’isolamento termico contribuiranno anche all’isolamento acustico. Sempre intervenendo sui vetri delle finestre, si può applicare una speciale pellicola che riflette il calore del sole impedendo il surriscaldamento interno in estate.
Sistemati i vetri si può passare agli spifferi. Sia le finestre che le porte, se non chiudono perfettamente, dovrebbero essere sostituite, ma se ciò non è possibile, allora può essere comunque utile applicare lungo i bordi del silicone o delle strisce isolanti adesive. Lo stesso tipo di strisce oppure pannelli isolanti possono essere applicati anche ai cassoni delle serrande, altro punto soggetto alla dispersione del calore.
La casa perfetta
In futuro potrebbe essere progettata la casa perfetta, quella che non ha bisogno di bruciare combustibile per il calore o il condizionamento. In realtà già esiste, o meglio la tecnologia attuale permette di dotare le abitazioni di impianti di ventilazione controllata a recupero energetico che recuperano l’energia termica presente già all’interno dell’appartamento.
Oppure impianti di geoscambio che utilizzano il calore proveniente dalla crosta terrestre o dal vento per produrre l’energia necessaria.