Tutti può o meno sanno cosa significa essere timidi e insicuri. Solitamente, chi è timido è anche insicuro perché la timidezza è sempre legata alla paura di sbagliare, alla paura dell’ignoto, alla paura della reazione dell’altro. In poche parole, sono due facce della stessa medaglia.
La timidezza
La timidezza è lo stato d’animo di quelle persone che inibiscono le loro azioni più del dovuto per paura di essere giudicati, criticati, malvisti, o di fare una figuraccia. Anzi, molte volte la paura di fare la figuraccia provoca proprio la figuraccia stessa perché si comincia ad arrossire, a sudare copiosamente, a balbettare e così via, peggiorando la situazione.
La timidezza è un problema relazionale complesso che non abbraccia solo la sfera dei rapporti tra uomo e donna: può coinvolgere anche l’intera vita dell’individuo, penalizzandola nelle relazioni, nella carriera lavorativa, scolastica e nella vita sociale.
Il timido tende a chiudersi in sé stesso tenendo dentro di sé quello che vorrebbe fare o dire, evitando di esporsi al pubblico e rifiutando il confronto diretto con gli altri, per paura di essere deriso oppure per timore di andare ad infognarsi in qualche tasto dolente.
L’insicurezza
L’insicurezza è invece lo stato d’animo di chi è tendenzialmente demotivato e non crede pienamente nelle proprie capacità. Essa origina la timidezza perché chi è timido è anche insicuro, e quindi nasconde una bassa autostima. Non necessariamente però chi è insicuro è anche timido. Chi è solo insicuro potrebbe esporsi senza problemi ma potrebbe non avere una posizione serrata delle proprie idee e convinzioni, cambiando opinione da un momento all’altro, come volesse assecondare sé stesso all’interlocutore.
Le conseguenze della timidezza e dell’insicurezza
La timidezza e l’insicurezza, in generale, rovinano i rapporti umani e non solo quelli con l’altro sesso. Sconfiggere la timidezza e l’insicurezza è utile soprattutto nella vita reale.
Chi è timido e insicuro, nel campo dell’affettività, compie sovente i seguenti errori
tende a scappare da una persona che lo sta corteggiando, per paura di non essere all’altezza della situazione;
tende ad essere impacciato e risponde a monosillabi se lo si interpella, arrossendo come un peperone;
non ha il coraggio di “attaccare bottone” o di fare un’avance con una persona.
Nella vita reale le conseguenze possono essere anche più disastrose, perché nei casi estremi potrebbero portare una persona ad abbandonare il posto di lavoro o la scuola, cadere in depressione, fino a giungere anche al suicidio. E’ quindi un problema da non sottovalutare.
La timidezza “buona”
Attenzione però a non confondere la timidezza con quella riservatezza o indifferenza iniziale che si ha nel conoscere una persona. Chi mostra troppo entusiasmo o troppa apertura fin da subito dimostra di essere una persona poco seria. Una persona la si conosce e poco a poco ci si apre sempre di più. Il timido vero invece resterà sempre chiuso nel suo mondo e resterà bloccato nei rapporti umani, dalla prima alla centesima uscita passata insieme.
Come iniziare a combattere la propria insicurezza e timidezza
Il primo passo per distruggere la timidezza e l’insicurezza è quello di comprenderne l’esistenza, anche in misura minore.
Non bisogna nascondersi dietro un falso orgoglio. I problemi si risolvono solo con la forza di volontà e non riparandosi dietro ad un dito. Ne sta della propria felicità futura, mica è bello rimanere penalizzati.