Alla base di ogni attività fisica e per rimanere in forma anche in estate lo stretching è la tecnica di allungamento muscolare più praticata da oltre 30 anni. Secondo molti studi infatti lo stretching è perfetto per riscaldarsi prima di un allenamento ed aiuta a prevenire gli infortuni. Negli ultimi anni però sono stati sempre di più coloro che si sono posti come antagonisti dello stretcihng, che è stato definito inutile e addirittura, in alcuni casi, dannoso. Si legge infatti su due studi pubblicato sul “Journal of Strength and Conditioning Research” e sullo “Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports” che lo stretching risulta controproducente e indebolisce le performance sportive in quanto viene ridotta la potenza dei muscoli. Secondo queste teorie lo stretching danneggerebbe in particolar modo gli sportivi che hanno bisogno di avvi esplosivi come per esempio i velocisti e i giocatori di basket.
In ogni caso lo stretching è utilizzato dai terapeuti per prevenire e curare gli infortuni sportivi e per migliorare il nostro aspetto fisico, la nostra postura e rendere il nostro corpo più tonico ed elastico. Lo stretching consiste infatti nell’allungamento dei muscoli che permette di mantenere elastiche le articolazioni e i muscoli e va a beneficio anche della circolazione sanguigna. In caso il nostro corpo sia contratto infatti, o ci siano delle vere e proprie contrazioni, si vanno a creare delle aderenze tra le fibre muscolari e il tessuto connettivo che va a bloccare il flusso del sangue. Con lo stretching questi nodi vengono sciolti e il sistema linfatico aiuta l’organismo a pulire le scorie presenti nel sangue.
Lo stretching è anche chiamato “ginnastica dolce” e lo si può praticare in qualsiasi posto senza troppo impegno e sforzo, all’aperto o al chiuso, ed è indicato per ogni fascia d’età. Una seduta di stretching deve essere di circa 20-30 minuti e non bisogna prolungare troppo la tensione, in particolar modo durante i primi esercizi, per non avere dolori ai muscoli.
Una piccola e semplice sessione di stretching può prevedere tre diversi esercizi per cosce, pettorali e gambe. Nel primo esercizio per le cosce mettetevi in piedi prendete la caviglia con la mano tirando il tallone fino al gluteo, tirando. In questo modo si distendono i quadricipiti, il sartorio, il tricipite, il tibiale, i peronieri, gli estensori della coscia, i flessori delle dita, i lombricali. Non tenete la tensione per più di un minuto e ripetete l’esercizio fino a quando non vi sentite sciolti. Secondo esercizio, gambe: sempre in posizione eretta accucciatevi sui talloni tenendo le mani per terra; poi allungate una gamba e girate l’altra verso l’esterno così da stimolare tutti i muscoli collegati all’anca. Terzo ed ultimo esercizio, per i pettorali: di fianco ad una parete alzate il braccio e poggiate il palmo della mano sul muro. Con i piedi fermi a perno, ruotate il corpo e la testa dalla parte opposta così da rassodare i pettorali e alleggerirete la pressione alle vertebre cervicali. Questo esercizio è molto utile per chi fa un lavoro sedentario, alla scrivania e/o al computer e appesantisce la schiena chiudendo il torace.